Asisium
Assisi (PG)

Foto: Wikipedia

Sorto sul versante del Monte Subasio, che domina il tratto di Valle Umbra tra Foligno e Perugia, il centro di Assisi, oggi famoso per la sua grande tradizione religiosa legata al culto di San Francesco, si distinse per la sua importanza e monumentalità anche nel periodo antico.

Le tracce provenienti dall’area della Rocca e da Arco dei Priori e San Rufino, ci testimoniano la presenza di insediamenti tra l’Età del Bronzo e l’epoca arcaica, confermati anche da tanti altri elementi di analogo periodo individuati in più punti del territorio circostante.

La città dovette stringere un trattato di alleanza con Roma già nel III sec. a.C., motivo per cui conservò una sua autonomia e continuò ad essere governata da magistrati locali fino almeno al 90 a.C., momento in cui anch’essa divenne municipio romano. Asisium dette i natali al celebre poeta Properzio, che qui nacque intorno al 50 a.C. e si trasferì poi a Roma, dove entrò nel circolo di Mecenate.

La veste antica di alcune aree della città si può oggi immaginare con grande precisione, mentre la forma generale del centro, la sua organizzazione urbanistica e la sua viabilità interna risultano più complessi da ricostruire.

Attualmente le testimonianze romane principali sono rappresentate da ampi tratti delle mura di cinta, da tre grandi terrazze monumentali poste in tre diversi punti della città, dai resti di almeno due domus con pavimenti a mosaico e affreschi parietali straordinariamente conservati, insieme a molti altri frammenti di edifici ed elementi sparsi, che tutti insieme possono aiutarci ad ipotizzarne l’aspetto originario.

In base a ciò che conosciamo possiamo immaginare che Asisium doveva distinguersi sia per la grande monumentalità di alcune delle sue parti, sia proprio per la sua impostazione urbanistica generale.
Proprio l’assenza del classico schema ad assi ortogonali rende molto più difficile riconoscerne ed immaginarne la disposizione precisa, che in base a diversi elementi sembra assumere una particolare forma a ventaglio, ancora oggi vagamente riconoscibile.
 

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