Spoletium
Spoleto (PG)

Annibale per la via più breve attraverso l’Umbria giunse a Spoletium. Saccheggiato il territorio circostante cominciò ad assalire la città, ma fu da essa respinto con grande strage dei suoi. Intuì così la forza di resistenza di una semplice colonia, con infelice esito aggredita ed immaginò qual grave impresa sarebbe stata quella di assalto a Roma. Perciò deviò il suo cammino verso il territorio del Piceno…”.

Questa epica impresa di Spoletium, che nel 217 da sola riuscì a respingere l’esercito di Annibale in marcia verso Roma e che lo distolse dall’assalto diretto dell’Urbe, ci lascia immaginare da subito quale sia stata l’importanza del centro nel periodo romano.

La città entrò nel dominio romano a partire dal 241 a.C., anno in cui venne dedotta la colonia latina. Successivamente, anche grazie al ruolo fondamentale che ella ebbe nel corso della Seconda Guerra Punica, godette di ottimi rapporti e privilegi nei confronti di Roma.

Divenne municipium a partire dal 90 a.C., mentre nell’82 a.C. venne coinvolta nella guerra civile tra Mario e Silla, appoggiando Mario e subendo certamente saccheggi e devastazioni. A tutto questo seguì poi un terremoto che colpì la zona nel 63 a.C., tutti elementi che resero necessari i lavori di rifacimento di varie parti della città e delle stesse mura urbiche. Nel periodo tra il secondo triumvirato e l’età augustea, la città ed il territorio vennero inclusi nella VI regio Umbria e si avviò allora una imponente riorganizzazione del territorio sia mediante la regimentazione dei corsi d’acqua e la bonifica dalle aree paludose della valle, sia attraverso la ridefinizione delle aree centuriate dopo la deduzione coloniaria nella fertile piana agricola. Dopo un lunghissimo periodo di silenzio delle fonti letterarie, Spoleto viene menzionata per la morte dell’imperatore Emiliano, nel 253 d.C., avvenuta nelle vicinanze della città. Con Diocleziano, che riformerà la suddivisione politica della penisola, Spoleto rientrerà nel distretto della Tuscia e Umbria. Fino a tutto il V secolo la città e il territorio conosceranno un periodo di grande fioritura che culminerà, pur con brevi periodi di crisi, nella nascita del Ducato nel 570 d.C.

La sua posizione, arroccata sul colle Sant’Elia, a dominio di un importante snodo viario e all’inizio di una vasta e fertile pianura, ne decretarono la grandezza, che sfidò i secoli, arrivando fino ai giorni nostri.

Non sono pochi i resti della Spoleto romana di cui siamo oggi conoscenza, a partire dal suo tessuto urbanistico ad isolati regolari, la via Flaminia e le strade principali, una buona parte del circuito murario, con almeno tre porte attualmente note, l’area forense con i principali edifici, almeno due complessi termali, il teatro e l’anfiteatro, domus private e ampi spazi pubblici.

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